La Grande Sfida che abbiamo lanciato in questi anni è quella di far incontrare le persone attraverso le comuni passioni per lo sport, l’arte, la cultura, la dimensione spirituale, il lavoro… Infatti il mondo della disabilità ha bisogno oltre che di servizi e spazi dedicati, di interagire con i mondi vitali costituiti dalle realtà associative, culturali, educative, istituzionali, amministrative, religiose, economiche, formali ed informali, stabilendo relazioni di conoscenza, di stima e di reciprocità.
La Grande Sfida vuole essere un laboratorio di incontro e di promozione culturale cercando quel sottile legame che ci fa sentire appartenenti, ciascuno con le proprie abilità, ad un’unica comunità. In questi anni abbiamo conosciuto centinaia di realtà associative, cercando, in maniera certamente perfettibile, di allargare la partecipazione di tutti mettendo in luce il lavoro e il talento di ogni realtà coinvolta. Prima di parlare di integrazione e di inclusione dobbiamo creare occasioni di incontro!
C’è una grande emergenza culturale ed educativa che certamente sivaffianca a quella assistenziale, il cui alto livello risulta a volte difficile da sostenere confidando solo sul contributo di figure professionali. Abbiamo l’impressione che lo sviluppo dei servizi che rispondono sul territorio debba essere accompagnato da un empowerment di comunità che imparano a farsi carico della riduzione possibile degli handicap. Per noi l’handicap è la distanza che separa le persone le une dalle altre.
Nei paesi, nelle comunità, c’è un grande bisogno di incontrare e di essere incontrati ed una paradossale difficoltà a far incontrare la domanda con l’offerta…
Spesso siamo portati a pensare che chi è fragile, scartato, sofferente rappresenti la domanda: e se invece rappresentasse l’offerta? Offerta di senso, di occasione, di partecipazione, di speranza?
Fa riflettere come le istituzioni e la società civile siano molto cresciute in alcuni settori e poco nell’inclusione profonda di chi è più fragile all’interno della comunità. Se ci limitiamo a costruire e progettare servizi tralasciando di far crescere germogli di cambiamento culturale sarà sempre più difficile far incontrare nelle piazze, nelle scuole, nelle chiese, nelle società sportive, persone con disabilità e comunità.
LA GRANDE SFIDA ON TOUR